Fermati, osserva tutto e e accogli.
Guarda il cielo e guardando lascia che entri fino a riempirti.
 Fermati ancora, cosa provi?

Briciole di Cielo

B.M.V. dell'Itria - Santuario

Eretta con decreto vescovile del 26 agosto 1950-

La chiesa di Santa Maria dell'Itria, attualmente, da un punto di vista architettonico, è la più antica chiesa di Favara che mostra i segni della sua origine. Si tratta di una chiesa a unica navata di forma rettangolare con un grandioso portale d'ingresso ogivale. Stilisticamente appare di fattura tardo trecentesca o degli inizi del '400. Un grande arco depresso all'interno della chiesa ci avvicina al primo Quattrocento.

Ricordiamo che G. Lentini, asseriva che, fino agli anni cinquanta, quando lui resse la chiesa, sopra il portale d'in­gresso era visibile lo stemma dei Chiaromonte, ed era convinto che essa dovette svolgere l'originaria funzione dì vedetta chia­romontana.

Se è vera l'esistenza dello stemma chiaromontano può farsi risalire al tardo Trecento, ma diciamo che sicuramente fu una chiesa e non torre o vedetta.

Il grande portale sul lato minore fuga ogni dubbio e ci allontana da un edificio militare con criteri strategico - difensivi, dove non avrebbe avuto senso. Si tratta di una chiesa rurale nei pressi di un incrocio di strade di uscita e di entrata per la Favara tardo medievale. Secondo quanto si dice in un manoscritto settecentesco, all'origine era dedicata a San Filippo e, dopo essere stata abbandonata e in seguito restaurata, fu dedicata alla Madonna dell'Itria: Vetustum Sancti Philippi templum extra moenia jamdiu derelictum Ecclesiae parrocchiali postea donatum hodie instauratum est ac S. Mariae vulgo dell'Itria dicatum. Secondo il Sac. Calogero Gariboli la chiesa di San Filippo fu distinta e separata da quella dell'Itria.

La chiesa, che ha subito varie manomissioni nel corso dei secoli, presenta ancora tre monofore a feritoia nei rispettivi lati lunghi, di cui una soltanto in vista all'esterno, nella parete di mezzogiorno. 1 cantoni, oggi ricoperti da intonaco, sono di tipo medievale e costruiti con conci di tufo calcareo grigio. La zona absidale, più grande dell'originale, venne rifatta nel corso del primo Seicento su ordine del vescovo Bonincontro. All'interno della chiesa, sull'altare maggiore, ricostruito di recente, si nota una pregevole statua lignea della Madonna dell'Itria risalente al XVI secolo. Dello stesso periodo è un grande Crocifisso sull'altare, a sinistra di quello maggiore, di notevole valore artistico.


Successione dei parroci:

1. don Calogero Gariboli 12.05.1953

2. don Pietro Profeta 01.10.1973

3. don Giuseppe Veneziano 01.10.1987

4. don Giuseppe Pontillo 01.12.1997 (vicario parrocchiale)

5. don Baldassare Reina 01.12.2001

6. don Alessandro Di Fede Santangelo 22.05.2005

7. don Manlio Iacoponelli 01.09.2012 


Copyright - Calogero Di Pasquale - 2015