Preghiere
L’efficacia della preghiera è data dall’intensità della relazione che stabiliamo con il Signore.
La verifica di questa relazione si fa sulla base di quanto essa ci rende disposti a ricercare e fare la volontà di Dio, cioè, quanto ci orienta verso gli altri e verso i veri valori... più che verso i propri bisogni.
Esistono diversi modi di pregare, essi sono le vie attraverso cui ognuno riesce a porsi nella condizione di incontrare e ascoltare il Signore. Ci sono, però, alcuni modi distorti, spesso i più comuni, di pensare la preghiera.
Non è preghiera…
un tot di formule (si fa così…);
contratto da esame (se mi fai superare l’esame prometto che…);
meteopatica (…se mi va!);
bigotta (urla e bacia santini);
sentimentale (Signore, fa che s’innamori di me!);
stile “lotto biblico” (apro la Bibbia e vediamo che risposte mi dà… o mi faccio dare!).
La preghiera è…
…il dialogo dell’uomo con Dio ed esprime un rapporto d’affetto e d’amore.
º Dio ama e chiama, l’uomo risponde.
La tua preghiera diventa sempre più OK se:
F ti rende ogni giorno più te stesso nella verità;
F ti aiuta ad incontrare gli altri e ad accorgerti dei loro bisogni;
F ti aiuta a camminare con Gesù verso Dio Padre, a cercare la sua volontà d’amore per te.
Esperienza di preghiera con… tutto te stesso
Quando ad una persona si dice: “Ti voglio bene!”, si coinvolgono tutte le dimensioni del corpo: il cuore suggerisce, la mente pensa, le labbra parlano, il volto riflette il sentimento e lo manifesta con l’emo-zione. In questo modo anche il corpo prega.
Prova a stare con tutto te stesso in silenzio davanti al Signore ed esprimi con una posizione significativa del tuo corpo (in ginocchio, seduto, in piedi, con le braccia spalancate o incrociate,…) ciò che senti e che vuoi dirGli.
Per vivere un momento di preghiera…
La preghiera di ogni giorno
Dedica 10 min. scegliendo se possibile un luogo silenzioso (stanza, una chiesa vicino a casa o a scuola,…).
Invoca lo Spirito Santo: è lui il protagonista della preghiera.
Leggi con calma e attenzione il vangelo del giorno (magari due volte…).
Sottolinea la frase, il passo che più ti ha colpito.
Scrivi l’impegno o il passo interiore che avverti lo Spirito ti chiede…
… e chiedi aiuto a Maria perché tu riesca a metterlo in pratica durante il giorno.
Un momento più prolungato di preghiera
E’ opportuno ogni tanto (magari il sabato o la domenica o quando si avverte nell’anima che abbiamo bisogno di un dialogo più serrato con Dio, di una particolare luce, aiuto, forza) dedicare un tempo più prolungato alla preghiera… allora ecco uno schema da poter seguire.
E’ importante non lasciare la preghiera al caso, o a ciò che sento… perché preghiera è ascoltare Dio non se stessi…
Dedica un tempo ben preciso alla tua preghiera.
Scegli bene il luogo della preghiera: è necessario sia silenzioso e raccolto. Se puoi, metti davanti a te un crocifisso o un’immagine sacra. Se ti è possibile, fa’ la tua preghiera davanti all’Eucaristia.
Mettiti in ginocchio con le spalle erette, le braccia rilassate o seduto in modo che la concentrazione ti sia facilitata: se impari a far pregare anche il corpo, la tua preghiera sarà più attenta.
Incomincia con il segno della croce fatto bene: toccando la fronte consacra al Padre i tuoi pensieri; toccando il petto consacra a Cristo il tuo cuore, la tua capacità d’amare; toccando le spalle consacra allo Spirito le tue azioni, la tua volontà.
Dividi la preghiera in tre spazi esatti: più organizzi la tua preghiera più la rendi facile.
1° il primo spazio dedicalo allo Spirito Santo, è lui il maestro della preghiera; concentrati sulla presenza dello Spirito in te. Leggi con calma un’invocazione allo Spirito Santo e prova a dialogare con lui, prova ad esprimergli un problema difficile che hai tra le mani. Invocalo con fede: “Vieni Santo Spirito”.
2° il secondo spazio dedicalo a Gesù. Fa’ preghiera d’ascolto, prendi tra le mani i brani di Parola di Dio del giorno o della domenica e prova a leggere come se Gesù ti parlasse personalmente. Esperimenta anche l’ascolto della tua coscienza. Interrogati: “Signore, che cosa vuoi da me?”, “Signore, che cosa disapprovi in me?”.
3° il terzo spazio dedicalo al Padre. Ama! Sta’ in silenzio davanti a Lui, sei immerso in Lui: “In Lui viviamo, ci muoviamo, esistiamo” (At 17,28). Aiuta il tuo silenzio, se è necessario, dicendo: “Padre mio, mio tutto” o “Sei Tu, Signore, l’unico mio bene” o altre frasi simili. Prendi qualche decisione pratica e offrila come tuo atto concreto d’amore.
Non temere se salgono distrazioni o pensieri: falli emergere e mettili di fronte a Dio, offrili a Lui e rimettiti in silenzio.
Non terminare la preghiera senza qualche decisione pratica da attuare al più presto: abituati ad amare con i fatti; la preghiera deve portarti all’azione.
Concludi con un pensiero a Maria, implora con un’Ave Maria la grazia di imparare a pregare e il dono di gustare la preghiera e di essere costante.